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Convegno “Sulle Tracce del Virus del Cancro della Mammella”

Il Professore Generoso Bevilacqua, Professore emerito di Anatomia Patologica dell’Università di Pisa, ha dato oggi una lettura magistrale  in occasione del Convegno “Sulle Tracce del Virus del Cancro della Mammella” in Aula Magna, alla presenza di studenti, medici e docenti  dell'Università e dell'Ospedale Cattolico Nostra Signora di Buon Consiglio.


Il Professore Generoso Bevilacqua, Professore emerito di Anatomia Patologica dell’Università di Pisa, ha dato oggi una lettura magistrale  in occasione del Convegno “Sulle Tracce del Virus del Cancro della Mammella” in Aula Magna, alla presenza di studenti, medici e docenti  dell'Università e dell'Ospedale Cattolico Nostra Signora di Buon Consiglio.

Il Magnifico Rettore Prof. Leonardo Palombi ha ringraziato il Professore Bevilacqua per il suo contributo professionale nel campo della ricerca medica e per il suo contributo  alla vita accademica dell’Università Cattolica “Nostra Signora di Buon Consiglio”.

Nella sua relazione scientifica il professore ha presentato convincenti dati scientifici sulla eziologia  e la fisiopatologia   del cancro della mammella. Le osservazioni hanno indicato che mentre  tale patologia nel 15-20% dei casi è dovuta a cause genetiche, nell'80-85% dei casi, che vengono definiti sporadici, le origini e i momenti causali del suo sviluppo rimangono sconosciuti. Di questi, circa il 20%,  è stata prima ipotizzata e poi dimostrata la eziologia virale da parte di un gruppo di scienziati pioneristici tra cui il Prof. Bevilacqua. Egli ha quindi descritto le varie tappe, negli ultimi decenni,  che hanno portato prima ad identificare e poi a verificare, mediante l’uso di metodologie tecnologicamente sempre più avanzate, la presenza e la interazione in dettaglio dell’HBTV ( Human Breast Tumor Virus) con le cellule epiteliali che si trasfomeranno in adenocarcinoma della mammella.

La dimostrazione della presenza del virus nella saliva delle portatrici di tumore e la identificazione e caratterizzazione di proteine generate dal virus , e quindi la possibilità di sviluppare vaccini, apre nuove affascinanti prospettive nel campo della diagnosi e prevenzione del cancro della mammella.


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