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La Dr.ssa Bianka Hoxha all’Università di Urbino: Integrazione tra Biochimica, Salute Pubblica ed Educazione attraverso Erasmus+ KA171

“Nell’ambito del programma Erasmus+ KA171 per la mobilità del personale, tra l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e l’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio”, dal 19 al 23 maggio 2025, la Dott.ssa Bianka Hoxha ha tenuto un ciclo di lezioni presso la Facoltà di Farmacia – Dipartimento di Scienze Biomolecolari, coinvolgendo sia gli studenti della Facoltà di Farmacia sia i dottorandi iscritti al programma di Dottorato in Scienze Biomediche e della Salute.


“Nell’ambito del programma Erasmus+ KA171 per la mobilità del personale, tra l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e l’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio”, dal 19 al 23 maggio 2025, la Dott.ssa Bianka Hoxha ha tenuto un ciclo di lezioni presso la Facoltà di Farmacia – Dipartimento di Scienze Biomolecolari, coinvolgendo sia gli studenti della Facoltà di Farmacia sia i dottorandi iscritti al programma di Dottorato in Scienze Biomediche e della Salute.

Le sue lezioni si sono concentrate su aree tematiche chiave, tra cui l’impatto dell’acido folico sullo sviluppo neurologico e sulle condizioni neurodegenerative, con riferimento ai disturbi dello spettro autistico, e il ruolo del metabolismo lipidico nel rischio cardiovascolare, affrontato attraverso prospettive biochimiche e cliniche avanzate. Le sessioni hanno posto l'accento sull’integrazione di genetica, epigenetica e nutrizione in sanità pubblica, incoraggiando gli studenti a collegare i meccanismi molecolari alle più ampie implicazioni cliniche.

Sono state adottate tecniche didattiche interattive, come discussioni di casi, scenari clinici e strategie comparative di sanità pubblica, per stimolare il coinvolgimento degli studenti e supportare l’applicazione pratica delle conoscenze teoriche.  

Durante la visita, la Dott.ssa Hoxha ha avuto anche l’opportunità di incontrare la Prof.ssa Daniela Ligi, la cui competenza e disposizione allo scambio accademico hanno favorito un dialogo stimolante su come sviluppare esperienze di apprendimento più integrate e interdisciplinari. Il loro dialogo ha messo in evidenza l’importanza di connettere farmacologia, nutrizione e genetica in modi che rispecchino le reali sfide della sanità pubblica.”


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